Tribunale di Venezia Sezione Specializzata in Materia di Impresa 20 maggio 2022 n. 959/2022
L’esercizio della clausola simul stabunt simul cadent ove effettuato abusivamente e in mala fede al solo scopo di determinare la revoca di un amministratore, anche laddove quest’ultima fosse fondata su una giusta causa, è illegittimo e comporta pertanto il risarcimento del danno a favore dell’amministratore illegittimamente revocato, non risultando onerato l’amministratore revocato dell’impugnazione della delibera di nomina del nuovo CdA e non potendo la società successivamente invocare l’esistenza comunque di una giusta causa, né potendo invocare quale giusta causa quella originariamente prevista in un accordo intervenuto tra l’amministratore e il socio di maggioranza ma non recepita dalla società (nel caso di specie il Tribunale ha accolto la domanda risarcitoria dell’amministratore ritenendo che la clausola simul stabunt simul cadent fosse stata esercitata abusivamente e al solo scopo di escluderlo dal CdA con effetto automatico e senza motivare sull’esistenza di una giusta causa).
a cura di Mario Furno